domenica 5 ottobre 2014

Scarabocchi di consapevolezza: Buddha Doodles

Tra le cose piacevoli che ho scoperto recentemente in rete, c'è un blog su Tumblr.
Si chiama "Buddha Doodles", e non occorre essere buddisti per capire che si tratta di "pillole", di piccoli promemoria per la nostra vita. Sotto forma di piccoli sketch, scarabocchi (doodles), tavole a volte molto semplici ma estremamente efficaci, inspirate da suggerimenti pratici, frasi di inspirazione e insegnamenti che più o meno fanno parte della tradizione buddista, ma non solo.. Quindi potrete trovare la illustrazione di una frase di Osho piuttosto che di Thich Nhat Hanh, ma anche di Mandela o di Roald Dahl..

Quello che mi piace è la leggerezza, la sintesi, la "utilità" pratica di un reminder di questo tipo. Sembra disegnato apposta per essere condiviso, magari inviato via mail ad un amico, oppure stampato rapidamente e appeso proprio vicino allo schermo del computer.



Internet sta diventando sempre più un grande strumento di condivisione di saggezza. A volte, è vero, anche troppo. Se pensiamo ai milioni di post "inspiratori" su Facebook, ad esempio, dove a volte la frase "saggia", ad effetto, viene usata per attirare "Mi piace" e rendersi popolari.
Ma la cosa buffa, sto notando, è che si sta affinando anche la nostra capacità di distinguere - e non so nemmeno bene in base a quali parametri, ma accade - l'uso strumentale della saggezza (a volte anche molto antica), e invece i casi in cui la condivisione è - come dire - sentita e sincera, e proviene da una esperienza personale e dalla voglia di apportare qualcosa di positivo alla nostra vita,e  a quella degli altri.



Credo sia il caso di Buddha Doodles, per la freschezza delle immagini, e la selezione dei testi, a volte anche molto profondi nella loro semplicità.
E il fatto che l'autrice poi - a latere e in un altro sito - venda anche degli oggetti con la stampa di queste "pillole" di saggezza, non mi disturba nemmeno un po', devo dire. Se la causa è interessante e i prodotti di qualità, trovo che sia più che giusto anche questo.

Buona visione.. e meditazione:   http://buddhadoodles.tumblr.com

domenica 14 settembre 2014

 
 
Dove c'è musica non può esserci nulla di cattivo...
Miguel de Cervantes, Don Chischiotte della Mancia
 
 
 

martedì 1 gennaio 2013

Tempo

Voi occidentali avete l'orologio.
Noi abbiamo il tempo.
proverbio africano


                           foto by minina007 da Flickr


giovedì 7 giugno 2012

La costruzione delle immagini - fotogiornalismo e verità

Quando mi sono imbattuto in questo articolo e in questo video, peraltro non recentissimi, ho provato anche - lo confesso - un po' di difficoltà, temendo che in qualche modo potesse mettere in dubbio la legittimità della protesta e della sofferenza - reali  ed inequivocabili - delle popolazioni palestinesi sotto il giogo dell'assedio e della "colonizzazione" israeliana. Alcuni commenti sul web le avevano infatti utilizzate (per non dire strumentalizzate) in questo senso.
Poi, ascoltando anche le parole dell'autore, un giovanissimo fotografo, ma in realtà con una formazione, non a caso, da antropologo, mi sono reso conto che, anche se le immagini sono di Gerusalemme Est, la questione riguarda molto più il "come" che il "cosa": come vengono prodotte le immagini, come i media "vogliono" che siano le immagini di conflitto, come noi siamo abituati a percepirle. Non ultimo, come la presenza di fotografi ed operatori può condizionare - almeno in parte - lo svolgimento degli eventi.
La cosa tocca da sempre anche il mio lavoro di operatore ed è una cosa su cui mi interrogo da molto, anche perché ad esempio anche quando si girano documentari, riuscire a filmare quello che accade senza possibilmente influenzare i protagonisti con la nostra presenza è tutt'altro che semplice, e in certi casi addirittura impossibile. Con buona pace dell'informazione "obiettiva", che chi fa questo lavoro sa bene essere una fantastica araba fenice...
Detto questo, lavori di analisi e di "dietro le quinte" come quello di Ruben Salvadori non possono che aiutarci ancora meglio a valutare criticamente le immagini, e a capire - al contrario - dove queste ultime raccontano davvero delle storie, e sono pienamente oneste. L'onestà, da parte di chi racconta ma anche di chi è "raccontato", è alla fine la chiave di tutto, forse. Non sempre facile da riconoscere, ma una volta intravista, è una garanzia di verità, forse l'unica possibile. Buona visione.

venerdì 3 febbraio 2012

Neve a Roma (e dintorni)

Sì lo so, non è nulla di eccezionale, in sé, che nevichi sulla capitale, anche se non accade spessissimo. Ma da quando sono andato a vivere fuori sono un po' più indulgente con questo ammasso di asfalto e cemento in cui sono nato. E vedere oggi su Twitter i tweet taggati #nevearoma mi ha quasi fatto tenerezza, in alcuni casi. La neve è sempre uno spettacolo particolare.
Allora ho deciso di postare qui un foto del mio giardino (50 km a nord di Roma, qui si fa sul serio a proposito di neve) ma anche le foto trovate su Twitter e online che mi sono piaciute di più, per un primo panorama di questa giornata romana strana e in parte anche piena di disagi, purtroppo, per molti romani.

PS: aggiunte altre 2 foto del 4 febbraio 2012, in coda...


thx to @toccalenuvole



thx to @AlbertoFarina




 thx to Roberto


sabato 28 gennaio 2012

Voglia di immagini: deviantART

Un po' per lavoro e un po' per svago, sono un po' sempre a caccia di immagini... fotografiche in particolare. 
DeviantART è un sito storico molto interessante dove molti "deviant" artisti, o semplicissimi amatori, espongono le loro produzioni, che si tratti di disegni, foto, grafica, piuttosto che testi o qualsivolglia opera dell'ingegno. Io lo esploro al 90% per le foto.
E' un sito parecchio frequentato, di origine californiana, e permette già con un account gratuito e pochi click di vendere anche attraverso il sito le proprie immagini a prezzi relativamente abbordabili, e non solo classiche stampe, ma anche gadget e oggettistica con le vostre immagini... Un'interessante opzione di arte applicata. Quindi puzzle, tappetini mouse, biglietti di auguri e quant'altro a partire dalle vostre immagini.
Lo sto testando e quindi non ho ancora una grande esperienza sul lato "commerciale", ma già lo scambio con la community e la possibilità di reperire immagini interessanti è per me gratificante e interessante.
Dateci un'occhiata se vi va...

                  sito: www.deviantart.com
il mio account:  shamal64.deviantart.com







venerdì 20 gennaio 2012

Semplicemente..bello

Sono un gruppo canadese, fanno "indie", e sul loro canale YouTube si definiscono "scienziati musicali".
Mi hanno lasciato senza fiato. Una metafora dell'armonia e della collaborazione, senza pari.








venerdì 23 dicembre 2011

Un anno in #hashtag

Con le parole degli stessi autori del sito, ecco cos'è  http://yearinhashtag.com

E’ uno sguardo sul 2011 da un punto di vista particolare: la Rete e i suoi utilizzatori.
Perché il 2011?
Perché quest’anno, per la prima volta, la maggior parte degli eventi è stata raccontata prima, meglio o esclusivamente dalla Rete.
Uno sguardo sul 2011 che non comprenda tweet, blog, fotografie e video immediatamente caricati online è uno sguardo parziale, incapace di raccontare la vera ricchezza dei tanti eventi che si sono svolti in questo lungo e intenso anno.
Per Time persona dell’anno è “il manifestante”. A scorrere Year In Hashtag non si può non essere d’accordo: sono le piazze i luoghi in cui la Storia è passata e si è fermata a lungo nel 2011, sono coloro che hanno animato quelle piazze ad aver scritto pagine di storia, ad aver gettato le basi per le storie che verranno.
Però noi pensiamo che persona dell’anno sia anche “il citizen journalist”, che spesso non è altro che “il manifestante” armato di smartphone e account su un social network e in altri casi è qualcuno che non può fisicamente essere presente ma da casa sua, con computer e connessione a internet, partecipa agli eventi in modo semplice ma fondamentale: raccontando quello che succede, raccogliendo notizie, informazioni, richieste, fotografie, video e rilanciandoli, amplificandoli, contribuendo a costruire la narrazione dell’evento.
E’ per rendere omaggio a tutti coloro che in questo 2011 hanno raccontato la realtà intorno a loro che è nato YearInHashtag, per valorizzare l’impegno di migliaia di persone nel mondo che ogni giorno hanno costruito un pezzo della Storia di questo anno indimenticabile.
Buona consultazione... 

Successo

Giusto una nota per comunicare che il documentario su Voci nel Deserto è stato "finanziato" attraverso la piattaforma "Produzioni dal Basso". Non abbiamo raccolto ancora proprio tutte le quote, circa 650 su 1000 sono effettive, ma non disperiamo di completare l'opera anche al di là della piattaforma. 
Ma il più è fatto e il doc può passare alla fase di montaggio.
Un grazie spassionato a tutti quelli che ci hanno creduto e ci hanno sostenuto, davvero non pensavamo ad un supporto così "caldo". Info sul progetto qui.

martedì 20 dicembre 2011

(8 mesi dopo) co-produrre un documentario

Dopo un black out di 8 mesi, rieccomi...
Tante cose accadute, belle e meno, ma la vita continua e oggi c'è un sole davvero stupendo.
E' anche l'ultimo giorno, anzi le ultime ore, per supportare il nostro progetto di documentario sul gruppo movimentista-teatrale Voci nel Deserto. Abbiamo già girato il 90% del materiale per il doc, dobbiamo montare e soprattutto pagare alcuni diritti di musiche e video utilizzati nello spettacolo.
Da qui la scelta di fare crowd-funding, ovvero di raccogliere quote di coproduzione da semplici cittadini, amici, aficianados, che in cambio avranno una o più copie in DVD del doc finito e il loro nome nei titoli.
Mancano 10 ore alla scadenza della raccolta. Non poteva mancare un post qui!
Per tutte le info e per aderire cliccate sul widget qui sotto. In bocca al lupo a tutti noi..