giovedì 23 dicembre 2010

Radio in carcere: io Chiara e l'oscuro a Rebibbia

Stamattina ho ascoltato la seconda puntata del programma radiofonico "Io Chiara e l'oscuro" (RadioDue Rai), edizione speciale in diretta dal carcere di Rebibbia, a Roma. La prima era andata in onda ieri.
I cosiddetti "psicoascoltatori" del programma condotto dalla scrittrice Chiara Gamberale oggi si sono trovati in una discussione sul tempo, sull'attività e sull'inattività, sui rimpianti e sui desideri, a confronto con le voci vere di chi si trova in carcere. Uno degli intervenuti è lì da 26 anni. Altri da 4 o 8 anni, altri stanno per iniziare la semilibertà, altri usciranno nel 2011. Tutti fanno nel carcere varie attività, lavorative e non, e si confrontano con se stessi e con la propria crescita. Hanno anche paura, spesso.
La trasmissione è stata una delle cose più belle ascoltate in radio quest'anno, e per quanto mi riguarda una delle più interessanti trasmissioni che ricordi.
Non mi va di raccontarla oltre, mi piacerebbe che chi non l'ha fatto la ascoltasse. Le due puntate in podcast da scaricare sono disponibili qui per 5 giorni solamente, però. Se vi capita di farlo, poi postate pure le vostre impressioni, sarò felice di condividerle.
PS: per chi non dovesse fare in tempo, vi passo io i podcast, basta scrivermi...
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venerdì 17 dicembre 2010

venerdì 17

Allora, premesso che in generale non sono superstizioso e che di solito il 17 mi porta fortuna, il venerdì 17 odierno parte così:

- dopo colazione mi metto al lavoro al PC, apro GMail, scorro la posta e la connessione si pianta
- mi rendo conto che per un certo lavoro la connessione mi serve assolutamente
- chiamo il provider (sono in WiFi Hyperlan) che in genere risponde al primo colpo, ma nemmeno squilla
- chiamo il responsabile al cellulare, sempre occupato
- chiamo altri numeri provider, morti
- inizia a nevicare
- la vicina mi chiama che non ha l'acqua. Io ce l'ho
- chiamo un amico che fa da POP con lo stesso provider, mi spiega che ha saputo che l'ENEL ha staccato senza preavviso per installare dei pannelli solari (!) e che il gruppo elettrogeno di backup (uno solo???) non è partito e che lo stanno riparando
- nevica più forte
- passano 3 ore
- mi chiama mia moglie che da Roma non riesce a tornare, praticamente non ci sono treni (siamo a 50 Km)
- dopo 5 ore complessive, la connessione torna
- mia moglie ancora no

Per pochi euri vi dico il nome del provider e vi passo il numero della maga, molto brava, che sto sentendo...
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giovedì 16 dicembre 2010

Auguri a qualcuno in carcere in Virginia

Sto andando a spedire alcune cartoline per Bradley Manning, rinchiuso in carcere militare in Virginia per aver passato a Wikileaks informazioni riservate relative ad azioni americane in Iraq, e prima di tutto il video "Collateral Murder" (vedi post qui sotto).
In questo momento di grande confusione in Italia, dopo alcune giornate storicamente memorabili (anche se in negativo) e nell'incertezza del futuro politico di questa repubblica, potrebbe sembrare poco attinente.
Invece io credo che un rapporto ci sia, perché una persona che rischia (sapendolo) 50 anni di carcere perché non può più rispondere alla propria coscienza se non lo fa, si situa alla polarità opposta rispetto alla mentalità cialtrona, individualista, opportunista e senza senso collettivo che è alla base della nostra crisi odierna. Quello che in altri esempi si sarebbe chiamato un esempio.


Io non credo che ce l'avrei fatta a fare quello che ha fatto lui. Non sono così forte e lo so. Ho detto la mia e pagato le conseguenze ai tempi dell'obiezione di coscienza al servizio militare, ma ero comunque in un ambiente relativamente protetto.
Ma credo dobbiamo ripartire da qui, supportando e promuovendo gente che fa (oltre a fare noi stessi, nelle nostre possibilità). Fa cose anche scomode, ma per tutti. Tralasciando in tutto o in parte il proprio immediato tornaconto personale.
E' uno dei modi per riunire le persone di buona volontà e anche dare un segnale ad un paese strutturalmente corrotto ma anche pieno di persone che sono oneste.
Intanto buon anno Bradley.
Se volete sostenerlo anche voi e inviare qualcosa, qui sotto i links.

su Twitter: #savebradley
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venerdì 10 dicembre 2010

DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI WIKILEAKS

Wikileaks è diventata in questo ultimo mese quasi una parola di uso quotidiano. Dopo l'attacco frontale al sistema diplomatico mondiale, attraverso la pubblicazione progressiva di cablogrammi  provenienti prevalentemente da ambasciate americane, e le successive rivelazioni legate a vari paesi e alle loro politiche "reali", al di là delle informazioni diffuse attraverso la stampa ufficiale.
Per molti non sono novità. Per altri, costituiscono un alto tradimento e un possibile sovvertimento dell'ordine mondiale. Seguono prese di posizione infuocate da parte di difensori e accusatori, e il terremoto mediatico con annesse battaglie informatiche in corso in queste ore con attacchi ai siti Wikileaks (ormai frammentati in migliaia di siti in tutto il mondo - i cosiddetti "mirrors" - e quindi di fatto non più bloccabili, per fortuna), ma anche a siti come quelli di  Interpol o Visa Mastercard. E poi la "personalizzazione della battaglia", ovvero la caccia ad Assange, il suo arresto pretestuoso e quello che seguirà.




Ma Wikileaks funzionava da tempo, e una delle cose su cui più ha lavorato è raccogliere materiale e gettare luce sulle aree apparentemente sotto i riflettori ma in realtà più buie (dal punto di vista informativo) del pianeta: prima di tutto Iraq e Afghanistan.
Qui sopra il video (versione breve) chiamato "Collateral Murder", online da aprile anche su YouTube, e per la fornitura del quale a Wikileaks (per altro non confermata dall'organizzazione) da 198 giorni, cioè dal mese di maggio scorso, il soldato americano Bradley Manning, intelligence analyst di stanza a Baghdad,  è in carcere militare in attesa di processo, e rischia 52 (cinquantadue) anni di carcere. Fa 23 anni tra una settimana. E' accusato di aver rivelato...la verità.

Molti di voi avranno visto questo video: vi chiedo di riguardarlo, anche se è durissimo farlo, per riflettere ancora sul significato della guerra e della guerra in Iraq in particolare.
Altri ne avranno solo sentito parlare: a queste persone chiedo di guardarlo, è importante, molto importante, per dare un vero volto alle cose.
Altri non vorranno vederlo: anche a loro domando umilmente di dedicare almeno 17 minuti del proprio tempo a questa visione, qualunque sia la loro idea politica o posizione ideologica rispetto alla guerra.
Dopo questa visione, potremo riparlarne. E comunque quando parleremo o leggeremo di Wikileaks avremo forse più chiaro perché è importante, in questo momento, difendere questa organizzazione e permettere che continui a farci vedere il vero volto delle cose.

LINKS:

lunedì 6 dicembre 2010

Parole utili: una nuova pagina del blog

Molti di noi, specialmente razzolando in rete, hanno l'abitudine di copiare e appuntare frasi che ci colpiscono. Citazioni, quotes.
Ce ne sono interi siti, in tutte le lingue, ma il bello sta nello scovarle quando non ci si pensa, e si sta leggendo qualcosa che improvvisamente ci illumina.
L'ho fatto anch'io, e ho deciso di dedicare una pagina di questo blog a raccoglierne alcune. Anche per me stesso, per ridargli un'occhiatina generale di tanto in tanto. Ci sono cose che fanno parte di me e cose che mi hanno piacevolmente stupito, costringendomi a riflettere...
Enjoy.
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venerdì 3 dicembre 2010

Aggiornamento: un appello a Vendola per il software libero

Solo un aggiornamento sulla vicenda protocollo d'intesa regione Puglia-Microsoft.
E' in rete un appello nato dalla Associazione Software Libero e altri vari soggetti, diretto a Nichi Vendola, e che spiega troppo bene non solo la filosofia del software libero, ma la sua applicazione, e analizza e smaschera anche una serie di luoghi comuni sull'argomento, di cui è sembrato rimanere vittima lo stesso Vendola.
Sperando che serva a far sì che l'accordo venga prontamente rivisto, e sostituito con un percorso che l'appello stesso suggerisce al governatore della Puglia.
Anche se non ve la sentite di sottoscriverlo, comunque leggetelo...

Anche sull'ottimo blog di Guiodic
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martedì 30 novembre 2010

Gli occhi di Mario Monicelli

E' difficile dire esattamente perché alle 7 del mattino, riguardando il video dell'intervista di Monicelli a RaiPerUnaNotte, mi scappa da piangere.
Credo che, oltre alle parole, siano stati gli occhi di Monicelli, forti ma disillusi, tristi, come non merita chi ha fatto una vita come la sua.
Meritiamo tutti di più. E tutti siamo responsabili dello sfacelo.

domenica 28 novembre 2010

Accordo Regione Puglia-Microsoft: qualcosa non quadra

Allora, sintetizzando molto, la questione è questa: la regione Puglia ha appena siglato un protocollo d'intesa con Microsoft Italia.
Tra gli obiettivi: "lo sviluppo di una sinergia per la costituzione di un Centro di Competenza che stimoli la ricerca applicata nell’area delle tecnologie della conoscenza, lo sviluppo delle eccellenze all’interno della Regione e l’adozione di soluzioni moderne per le imprese e le pubbliche amministrazioni"; "un centro di competenza da sviluppare congiuntamente"; "facilitare l’accesso e l’utilizzo delle tecnologie informatiche presso tutto il mondo scolastico pugliese, valorizzando l’impiego di soluzioni IT per fini didattici e amministrativi".
Si aggiunge che con il protocollo Microsoft si impegna a sperimentare la "neutralità tecnologica" (!), e che allo stesso tempo la regione sta per approvare un disegno di legge sull'Open Source.

Immediate e molteplici le proteste: perché un accordo con la monopolista e dominante Microsoft e non con altri soggetti legati davvero all'Open Source? Perché si parla di tecnologie informatiche per scuola e Pubblica Amministrazione con accanto Microsoft?
La Associazione Software Libero ha già scritto in questo senso a Vendola chiedendo chiarimenti.
Vendola ha risposto, tirando in ballo delle "dinamiche da tifoseria", affermando che i veri nemici non sono i "competitors internazionali", e spostando l'attenzione sul Digital Divide.

Scrivo questo con somma difficoltà, perché stimo Vendola e credo sia una delle ultime possibilità rimaste per una svolta della sinistra italiana.
Ma allo stesso tempo non ho potuto fare a meno di rilevare la superficialità e la demagogia generica della sua risposta, a fronte di una scelta molto chiara che in molti paesi europei si è già fatta a favore di software libero e open source nelle scuole e pubbliche amministrazioni, senza alcun appoggio a colossi come Microsoft, che non possono strutturalmente fornire ALCUNA neutralità tecnologica anche se volessero.
Mi dispiace molto tutto questo, spero la situazione possa cambiare a breve, anche se la vedo fortemente compromessa.

LINKS:
Un'ottima disamina e un punto di partenza per approfondimenti su Marco's Blog (grazie anche per l'immagine)
Aggiornamenti e risposta di Vendola sul blog di SEL sull'Ecologia della conoscenza, dove però a stasera mancano ancora alcuni documenti base
La delibera relativa all'accordo può essere scaricata qui
Un'ottima e argomentata risposta a Nichi Vendola
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mercoledì 24 novembre 2010

Un video per il 5x1000

Vi invito a dedicare qualche minuto ad un video in cui alcuni protagonisti del terzo settore spiegano perché è folle e insensato il possibile taglio al 5x1000 a favore di organizzazioni onlus impegnate nei settori del sociale, della cooperazione, della protezione ambientale, del commercio equo e tante altre attività che fanno del nostro un grande paese sotto questo profilo. Il taglio del 75% previsto dalla "legge per la stabilità" è l'ennesimo errore di un governo che non solo "mette le mani in tasca agli italiani" sempre più pesantemente, ma lo fa anche a scapito proprio di quelle organizzazioni che lavorano per un futuro migliore per tutti.


l'appello da firmare
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lunedì 22 novembre 2010

Foreste a rotoli. Usare la carta giusta si può

Fuori i nomi. Usiamo tonnellate di carta: carta igienica, carta asciugatutto, fazzoletti in carta, tovaglioli di carta. Greenpeace ha appena approntato una guida tascabile per orientarsi negli acquisti di questi prodotti, segnalando le imprese che davvero stanno producendo con un'attenzione alla deforestazione, utilizzando carta riciclata e fibre sostenibili, diminuendo drasticamente o azzerando il proprio contributo ad una deforestazione selvaggia.
Tra i nomi "virtuosi": Coop, Lucart, Esselunga, etc.etc.


Credo che se un quinto degli italiani tenesse conto almeno in una spesa mensile di questi parametri, potremmo influenzare fortemente l'orientamento delle aziende in questo senso.
Più realisticamente, spero che chi legga queste poche righe sia interessato ad approfondire, scarichi gratuitamente la guida e la giri a parenti e amici, e magari ne lasci qualche copia sugli scaffali del "proprio" supermercato, casualmente nei pressi della carta igienica o dei fazzoletti di carta.
Non ci vuole poi molto...
Potete scaricare la guida qui
Pagina di Greenpeace sulla  campagna
Video "Deforestation Nightmare"
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mercoledì 17 novembre 2010

Sostenere Wikipedia, un appello del fondatore Jimmy Wales

Quanti di noi, ogni tanto o anche ogni giorno, consultano, si informano o si aggiornano sulle pagine di Wikipedia? O la utilizzano anche sul lavoro? O ancora, si servono delle citazioni di Wikiquote o usano immagini e files delle gigantesce raccolte di Wiki Commons? 
C'è un gran lavoro condiviso dietro questi siti, frammentato in migliaia e forse milioni di persone sparse sul globo. Ma mantenere e far viaggiare questa struttura ha un costo. Fate una donazione a Wikimedia (il progetto "madre"), o se la cosa vi appassiona, diventate soci di Wikimedia Italia. Senza dimenticare la possibilità di contribuire fattivamente alla costruzione, miglioramento e aggiornamento della più incredibile struttura enciclopedica condivisa di tutti i tempi.

L'appello di Jimmy Wales, che trovate anche qui:

Dieci anni fa, quando iniziai a parlare di Wikipedia alla gente, ricevetti molti sguardi divertiti e quasi di commiserazione.
Diciamo che tanti erano a dir poco scettici all’idea che dei volontari sparsi in tutto il mondo potessero unirsi per creare insieme un notevole compendio della conoscenza umana con il solo intento di condividerlo.
Niente pubblicità. Nessun guadagno. Nessun obiettivo finale recondito. Dieci anni dopo, ogni mese, più di 380 milioni di persone usano Wikipedia, quasi una su tre di tutte quelle che si connettono a Internet.
È il 5° sito web più popolare del mondo. I primi quattro sono stati creati e vengono mantenuti grazie a miliardi di dollari di investimenti, a enormi staff aziendali e a continue campagne di marketing.
Wikipedia invece è qualcosa di completamente diverso da un sito web commerciale. È il risultato del lavoro di una comunità, scritta da volontari un pezzettino per volta. Anche tu fai parte della nostra comunità. E io oggi ti scrivo per chiederti di proteggere e sostenere Wikipedia.
Insieme possiamo riuscire a mantenerla gratuita e libera dalla pubblicità. 

Possiamo riuscire a mantenerla disponibile in modo che tutti possano usare le informazioni che contiene come meglio credono. Possiamo farla continuare a crescere, a farle diffondere informazione e cultura ovunque e a mantenerla aperta alla partecipazione di tutti.



Ogni anno, in questo periodo, ci facciamo vivi per chiedere a te e a tutti i membri della comunità di Wikipedia di aiutarci a sostenere il nostro progetto comune con una piccola donazione di €20, €35, €50 o quello che vuoi o puoi dare.
Se pensi che Wikipedia sia una fonte di informazione – e una fonte di ispirazione – spero che deciderai di farlo ora.

I miei migliori auguri
Jimmy Wales
Fondatore di Wikipedia

http://www.wikimedia.it/index.php/Donazioni

P.S. Wikipedia dimostra come la gente come noi possa fare cose straordinarie. Persone come noi scrivono Wikipedia, una parola dopo l’altra. Persone come noi la aiutano a sostenersi, una piccola donazione per volta. È la prova di come insieme abbiamo la possibilità di cambiare il mondo.

Risorse:
10 cose da sapere su Wikimedia
blog Faccio cose vedo gente
video su Wikimedia Commons
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martedì 16 novembre 2010

Video di Paola Caruso, oggi quarto giorno di sciopero della fame

Continua l'iniziativa di protesta nonviolenta di Paola Caruso, giornalista precaria al Corriere della Sera, Questo video appena apparso in rete è stato girato ieri.




Potete trovare un riepilogo della cronaca della protesta e delle reazioni e documenti connessi in questo blog.
Continuiamo a sostenere Paola Caruso in questa difficile situazione, in qualsiasi forma. Anche su Twitter con l'hashtag #iosonopaola
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domenica 14 novembre 2010

questo blog sostiene Paola Caruso in sciopero della fame

Paola Caruso, giornalista professionista e collaboratrice precaria da 7 anni al Corriere della Sera, è in sciopero della fame per protestare contro una mancata assunzione, contro le condizioni dei precari nel settore giornalistico e contro il sistema delle raccomandazioni.



Molti siti e blog la stanno sostenendo. Anche io voglio farlo.
Trovate il suo blog con gli aggiornamenti qui.
Qui un articolo su il Post.
Qui un altro dei tanti blogger che la sostengono.
Buon approfondimento.
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giovedì 11 novembre 2010

Distributore automatico libri: troppo bello...

Leggo sul sito di Bastet in the sky, a cui vi rimando, della bellissima iniziativa di una casa editrice di Amburgo, che non solo installa distributori automatici di libri nelle strade, ma lo fa anche riutilizzando e aggiornando i vecchi distributori di sigarette. Dal fumo alla parola stampata.. Non ho parole. Germania come sempre all'avanguardia.

aggiornamento (14-11-2010): come indicato da Anna Lisa nei commenti, i distributori di libri esistono da anni anche in Giappone, come potete leggere meglio qui. Gracias...

 foto dal sito http://www.graphic-novel.info
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domenica 7 novembre 2010

una riscoperta tardiva...


Non l'avevo visto quando è uscito... Chissà quante perle mi perdo, se in quella fase della vita sto facendo altro. Ma poi per fortuna ci sono i recuperi, grazie anche alle segnalazioni di amici in gamba.
E' andata così, e ho visto "Eternal Sunshine of the Spotless Mind", il cui improponibile titolo italiano (Se mi lasci ti cancello) è forse all'origine del fatto che io l'abbia superficialmente scartato alla sua uscita nel 2004/5.
Il film - per chi non l'avesse visto - riguarda la memoria, i ricordi, la eventuale possibilità di cancellarli, ma parla ancora più della relazione di coppia (e anche delle relazioni in generale) e porta la spettatore, attraverso una sceneggiatura complessa e una visionarietà non usuale (fotografia interessantissima) a interrogarsi sul significato delle solitudini individuali (anche se si è in coppia) e su una cosa importante, la accettazione.
Il tutto con una regia che ai miei occhi è magistrale e l'interpretazione di alcuni attori, prima di tutti i protagonisti Jim Carrey e Kate Winslet, altrettanto sfaccettata e interessante.
Colonna sonora a cura di Jon Brion, all'altezza ed estremamente "sensibile" ai mille colori e sentimenti del film.
Insomma, mi è piaciuto molto, nel caso non si fosse capito. E se qualcuno l'avesse inavvertitamente scartato a suo tempo, è il momento di porre rimedio. Fatemi sapere.

Links:
Wikipedia - english
Wikipedia - italiano
Internet Movie Data Base

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domenica 31 ottobre 2010

Navigare dentro un quadro...

Il mio fratellino mi ha indicato un sito che è davvero straordinario, una gioia per gli occhi e per la mente...



Si chiama www.haltadefinizione.com, ed è il risultato di un lavoro di documentazione su grandi opere pittoriche (prevalentemente rinascimentali), che sono state digitalizzate ad altissima definizione (1500 pixel per pollice), senza compressione (!), e esplorabili online attraverso un sofisticato visualizzatore che permette di "avvicinarsi" all'opera per studiarne i minimi dettagli.
Potrete "entrare" nell'Annunciazione di Leonardo o nella Primavera del Botticelli andando a vedere le singole pennellate, e arrivando ad una distanza visiva che non potreste raggiungere se non arrivando a contatto con l'opera, cosa francamente impossibile per quasi tutti noi comuni mortali.
Un'esperienza visiva speciale. Fatemi sapere...

PS: consiglio la visualizzazione utilizzando il bottone "Change Controlmode" per una navigazione fluida dentro il quadro/affresco.
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mercoledì 6 ottobre 2010

Esserci senza esserci

I primi 2 giorni di ottobre ero a casa a lavorare. Ne ho approfittato per sperimentare una cosa per me nuova, Partecipare (o almeno assistere) ad una conferenza. Ma da casa.
Si trattava della Open Video Conference, una roba molto interessante sulle nuove frontiere del video, e in particolare sul rapporto tra video e internet, i cosiddetti nuovi media, i nuovi formati, le implicazioni tecniche e sociologiche di questo strumento nel 2010. Insieme al focus sulle tecnologie "open" appunto, ovvero open source e basate su software libero, e collegate al video.

L'esperienza è stata per me interessantissima: non solo ho seguito vari "talks" e "panels" su argomenti che mi interessavano, visualizzando lo stream video in diretta da New York, ma mentre alcuni relatori parlavano e facevano riferimento a progetti, autori e siti, in una altra finestra del mio fido Firefox (browser) andavo a dare un'occhiata e sperimentavo in tempo reale quello di cui parlavano.
Certo non potevo fare domande, però potevo partecipare ad uno "stream" di commenti e impressioni inviati da tutto il mondo in tempo reale attraverso Twitter e visualizzati sulla stessa pagina dello streaming video. Scoprendo che la conferenza era seguita contemporaneamente in Nuova Zelanda come in Spagna.
Il fuso orario ha fatto sì che alcuni relatori che mi interessavano e che hanno parlato alle 5 di pomeriggio, buoni ultimi della giornata, ho dovuto vedermeli alle 11 di sera, ma direi che va bene così.
Risultato? Un'esperienza coinvolgente e che unisce. Molto più di quello che immaginavo. Oltre alla emozione di vivere comunque un evento mentre sta accadendo (con tutti i suoi limiti e vantaggi) e non solo leggendone gli atti a posteriori.
Con i suoi ritardi, errori, fuori onda e quant'altro.
This is Internet. Esattamente questo. E mi piace.
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giovedì 9 settembre 2010

simpatico vecchietto

Ancora mi indigno. 



Alla mia veneranda età, ancora mi stupisco dell'impudenza di alcune persone, che peraltro accompagnano la mia esistenza, mio malgrado, più o meno da quando sono nato. Una è Andreotti.
E questo è il link ad un post secondo me da leggere, sul blog di Nando dalla Chiesa.
Se non riuscite più ad indignarvi, almeno fatelo girare...
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martedì 3 agosto 2010

BLOGGANDO CON I PARLAMENTARI...



Interessante articolo, alla vigilia del voto in parlamento domani, sul blog del parlamentare Granata ospitato dalla piattaforma de Il Fatto Quotidiano: intervento di Granata, apprezzamenti e critiche di altri bloggers, solo parziale risposta del parlamentare, ulteriori commenti e precisazioni.
Si raccomanda di leggere i commenti fino alla fine della pagina...

il blog di Granata

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lunedì 26 luglio 2010

18 anni fa

Oggi sono 18 anni dalla morte di Rita Atria.
Ciao Rita...



sito dell'associazione Rita Atria

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domenica 20 giugno 2010

Perché mai un uomo viene al mondo

"(...) andò così, La vostra benedizione, padre mio, e il vecchio alza lentamente la mano, il lentamente di chi ancora ha forze solo per questo, è il suo ultimo gesto, non concluso, non ultimato, la mano è caduta accanto all'altra, sulle pieghe del mantello, e quando Baltasar finalmente si gira verso il padre, per ricevere la benedizione, lo vede appoggato al muro, con le mani aperte, la testa caduta sul petto, State male, è una domanda superflua, ci sarebbe da spaventarsi se Joao Francisco rispondesse, Sono morto, e questa sarebbe la più grande delle verità. Si piansero le naturali lacrime, Alvaro Diogo non andò a lavorare, e quando Gabriel entrò in casa non poté far altro che mostrarsi triste, lui che tornava così contento dal paradiso, voglia il cielo che non lo bruci l'inferno tra le gambe.
Joao Francisco Mateus lasciò un giardino e una casa vecchia. Aveva una terra in cima alla Vela. Aveva impiegato anni per liberarla dalle pietre, fino a che la zappa potesse scavare in terra soffice. Non è valsa la pena, le pietre sono un'altra volta lassù, insomma, perché mai un uomo viene al mondo."

Josè Saramago, Memoriale del convento, 1982


E' il primo libro di Saramago che lessi più di vent'anni fa, e questo uno dei tanti brani che ho amato, e che mi ha insegnato tanto.

Per le ultime polemiche, dopo la sua morte, qualche link, per riflettere:
dal blog di Vanessa Mazza 
http://www.booksblog.it/post/6417/secondo-losservatore-romano-jose-saramago-era-solo-un-populista-estremistico
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venerdì 18 giugno 2010

A pure drop in a ocean of noise


Era tanto tempo che non ascoltavo qualcuno così "vero".
Conoscevo poco Jeff Buckley, e la sua rinnovata scoperta per me è stata abbastanza forte. 
Un musicista totale, capace di aprire con la sua sola voce o anche solo con la sua chitarra un fiume di emozioni/ricordi/sensazioni, perché sotto c'è l'onestà e il talento di chi ha sofferto, e si sente. Inarrivabile.
"A pure drop in an ocean of noise" (Bono, U2), oggi più che mai.
Ok, basta parlare. Ascoltare, leggere, assaporare.
Qualche risorsa:

Be your husband
Wikipedia (Italia)
A pure drop - il libro

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domenica 13 giugno 2010

Libertà di espressione

"Ah, vi ricordate la libertà di espressione? Mio nonno c'è morto per la libertà di espressione. Da qualche tempo a questa parte la libertà di espressione è stata quasi debellata. Curata! Finita! La ricerca ha fatto passi da gigante!
Di libertà di espressione non si ammala più nessuno!"

Gli ottimisti - Antonio Albanese



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giovedì 3 giugno 2010

Cosa direbbe Hikmet

Torno qui dopo più di un paio di mesi in cui non ho avuto abbastanza energia per seguire anche questo blog.
Ho in parte cambiato lavoro, lasciando un posto dove ero da 7 anni e dove lavoravo come volontario da 16, e ho ripreso a tempo pieno la mia attività originaria.
Questo giugno in veste semi estiva fatica un po' a decollare, anche quest'anno, il caldo si è affacciato ma ancora non ha preso possesso della terra. Le albicocche maturano, lentamente ma maturano, le ciliegie anche, un po' più rapidamente, almeno qui da me.

Nei giorni scorsi, accanto alle pseudonotizie siparietto dei nostri teatranti politici, la tragedia di una concreta missione di pace, nel mare che è la nostra patria comune,  finita molto male.
La Turchia, paese variamente dibattuto in ambito europeo e in generale occidentale, ci ha comunque regalato, in questo difficile frangente, un'energia e una determinazione che ho trovato importanti, nel momento in cui da varie parti e sotto varie forme la prepotenza sembra essere la cifra fondamentale dell'essere uomini in questo ventunesimo secolo. Ringrazio la Turchia, in questa occasione.
La ringrazio tanto più oggi, anniversario della morte di Nazim Hikmet, un uomo e un poeta turco (profondamente legato al suo paese) che ci ha regalato tante cose bellissime come le parole che riporto qui sotto.

Anch'io sono profondamente triste in questi giorni per quello che è successo. Chissà cosa direbbe Hikmet.
Spero solo che ci aiuti a risvegliarci da un certo torpore, più forse di una sfilata ai Fori Imperiali.
Buon giugno.


COME UNA CAMICIA DI CANAPA

Lavata su una tolda ventosa
    con acqua di mare
    e spazzola di ferro
    come una camicia di canapa
        porto sulle mie spalle la tristezza.

E in questo villaggio del sud il sole senza tregua
    matura e s'arrossa
        sopra le ragazze e le albicocche.

Nazim Hikmet
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giovedì 11 marzo 2010

Vi serve una sceneggiatura?....

Sarà perché quello che si sente nei media e si legge sui giornali sembra a volte... surreale... E probabilmente perché certe volte mi va di evadere, davvero, da questa tragica italica situazione... 

Fatto sta che navigando in Internet sto trovando varie cose interessanti: tra queste una cosa che non sapevo è la grande disponibilità in rete di sceneggiature di film. Per studiarle, leggerle, confrontare con la sceneggiatura originale per i film in lingua (specialmente in inglese). 
Molte sono in formato txt e posso essere lette comodamente anche con un lettore di e-book (e-reader, ne parliamo meglio in un prossimo post).

Se volete leggervi (e intanto ri-immaginare il film nella vostra mente., provare per credere, non è male...) che so, Arancia Meccanica, Brazil, La famiglia Addams o .. L'ultimo bacio, ecco un piccolo elenco di dove andare a curiosare.
Interessante anche - per i cinefili - vedere le descrizioni relative agli ambienti, alle inquadrature  e ai movimenti di macchina, cose a cui generalmente chi non fa parte degli "addetti ai lavori" non può accedere. Buona lettura...

In inglese:
- http://www.scifiscripts.com/ (solo fantascienza/fantasy/avventura)

In italiano:

giovedì 25 febbraio 2010

una scuola materna italiana


Avevo la pretesa di credere di aver visto già parecchie cose incivili nel mio paese. Ma evidentemente me ne mancano ancora molte.

La notizia, letta ieri su Il Fatto Quotidiano e sul Corriere della Sera, è relativa alla scuola materna comunale di Goito (provincia di Mantova), dove è stato approvato un nuovo regolamento della scuola che subordina l'iscrizione di un bambino all'appartenenza ad una famiglia che accetta una "ispirazione cristiana della vita".
Stiamo parlando di una scuola pubblica comunale.
Il sindaco che ha presieduto il Consiglio Comunale che ha già approvato questa norma, al di là delle (prevedibili) appartenenze politiche, è una donna, e questo per quanto mi riguarda è ancora più triste.
C'è già un'interrogazione parlamentare al ministro Maroni su questi fatti. Attendiamo delucidazioni.

Non aggiungo commenti e vi invito a leggere l'articolo del Fatto, quello del Corriere della Sera, e un comunicato della CGIL Lombardia.

lunedì 22 febbraio 2010

da WEB a PDF: una cosa proprio utile...


Vi sarà capitato di salvare pagine web, magari per leggerle off-line con calma (specie noi poveri digital-divided), o comunque per archiviarle. Vi sarà anche forse capitato di riaprire quelle pagine a distanza di tempo e magari avere qualche problema di visualizzazione/formattazione, oppure il vostro browser ha deciso di non farvi vedere più alcune immagini che invece voi giurate e giurereste di aver visto quando avete controllato la pagina subito dopo il salvataggio...

In rete c'è una risorsa gratuita (ancora questa bellissima parola...) per salvare le vostre pagine con un paio di click in formato PDF, praticamente come scattare una fotografia alla pagina web, con tutti (o comunque il 98%) i suoi contenuti, e visualizzabile e archiviabile con facilità, anche relativamente leggera come peso/dimensioni. Da consultare quando volete. 

Il sito e www.web2pdfconvert.com, i gentili sviluppatori vengono dalla Lituania (eh, il web...!) e hanno anche messo a punto dei comodi strumenti come una estensione che vi fa apparire un comodissimo bottone  sul vostro browser se avete Firefox o Chrome, oppure da inserire nel vostro blog o sito per permettere a chi lo visita di salvare appunto la pagina in Pdf.

Mi piaceva segnalarvelo. Ciao

giovedì 11 febbraio 2010

domenica 7 febbraio 2010

Prima mattina d'inverno

 
foto da photobucket


Bè, non ho avuto tempo di scriverlo prima. Ma l'altroieri, arrivando di prima mattina al lavoro, in una strada di Roma buia anche quando c'è il sole, perché caratterizzata dal fatto di essere contenuta tra due ininterrotte file di palazzi alti solo 9 piani, ho visto qualcosa.
Qualcosa che cozzava con il tempo, freddo e umidiccio, con la luce fioca del mattino uggioso rimbalzata dai palazzi grigetti, con la fretta e l'indifferenza delle persone che camminavano svelte avvoltolate nei loro pastrani e dirette verso un'altra giornata non pienamente soddisfacente, almeno a giudicare dalle facce.
Ho visto una rosa.
Era infilata nella maniglia della porta lato guidatore di una piccola Volkswagen nera. Inclinata di un 30 gradi, umida anch'essa, ma svettante in una solitaria rivendicazione di freschezza.
Isolata, ma potente.
Mi sono fermata a guardarla. Pochi l'avrebbero vista, l'auto era parcheggiata non vicino al marciapiede, ma nel parcheggio centrale, dove poche persone passano camminando sullo stretto marciapiede a spina che divide le due carreggiate.
Ho pensato alla possibile proprietaria della macchina. E se fosse un proprietario? E la rosa è uno strumento di stupore. Ma potrebbe essere anche la visualizzazione delle scuse e di un pentimento dopo una discussione magari andata troppo in là, la sera prima. Oppure una dichiarazione, una silenziosa nascosta dichiarazione di qualcuno che preferisce usare i segni invece delle parole o degli sms. Come tanto tempo fa.
Sono rimasto un attimo sospeso sul marciapiede. Mi sono guardato intorno. Nessuno. Ho continuato verso il lavoro. Sorridevo appena sotto i baffi. Ma guarda un po', mi dicevo...
Qualcosa come una specie di luce del sole cominciava a balenare timida dietro i palazzi altissimi.

venerdì 29 gennaio 2010

Grazie J.D.S.


In queste ore il web è stracolmo di news e di omaggi a J.D.Salinger, lo scrittore morto ieri a 91 anni, una delle figure più interessanti della letteratura americana e mondiale del '900.
Non aggiungo nulla, se non la nota personale relativa al fatto che ho amato i suoi libri - non solo Il giovane Holden, ma tutti gli altri, e in particolar modo i racconti - di un amore speciale. Ho sentito che averli potuti leggere è stato un privilegio, e che esserci in qualche modo incrociati, su questo pianeta, una fortuna. Provo davvero gratitudine. Tra le parole chiave dell'esperienza (mia) della lettura di Salinger, me ne vengono in mente tre: bambini, guerra, fuga. Aggiungete le vostre, se ne avete. Mi farà piacere. Lascio qui alcune sue parole, tradotte e no, e alcune risorse se avete voglia di farvi un giro tra le mille parole in rete su questo strano, formidabile, imprendibile scrittore. 

I'm aware that many of my friends will be saddened and shocked, or shock-saddened, over some of the chapters in The Catcher In the Rye. Some of my best friends are children. In fact, all my best friends are children. It's almost unbearable for me to realize that my book will be kept on a shelf out of their reach.
Citato in The Twentieth Century (1972), di Caroline Farrar Ware, p. 429

Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse un tuo amico per la pelle e poterlo chiamare a telefono tutte le volte che ti gira. Non succede spesso, però.
da Il giovane Holden (The catcher in the rye)

You know Adam?" Teddy asked him.
"Do I know who?"
"Adam. In the Bible."
Nicholson smiled. "Not personally," he said dryly.
da "Teddy", The New Yorker 31 gennaio 1953

(...)
They waded out till the water was up to Sybil's waist. Then the young man picked her up and laid her down on her stomach on the float.
"Don't you ever wear a bathing cap or anything?" he asked.
"Don't let go," Sybil ordered. "You hold me, now."
"Miss Carpenter. Please. I know my business," the young man said. "You just keep your eyes open for any bananafish. This is a perfect day for bananafish."
"I don't see any," Sybil said.
"That's understandable. Their habits are very peculiar." He kept pushing the float. The water was not quite up to his chest. "They lead a very tragic life," he said. "You know what they do, Sybil?"
She shook her head.
"Well, they swim into a hole where there's a lot of bananas. They're very ordinary-looking fish when they swim in. But once they get in, they behave like pigs. Why, I've known some bananafish to swim into a banana hole and eat as many as seventy-eight bananas." He edged the float and its passenger a foot closer to the horizon. "Naturally, after that they're so fat they can't get out of the hole again. Can't fit through the door."
"Not too far out," Sybil said. "What happens to them?"
"What happens to who?"
"The bananafish."
"Oh, you mean after they eat so many bananas they can't get out of the banana hole?"
"Yes," said Sybil.
"Well, I hate to tell you, Sybil. They die."
"Why?" asked Sybil.
"Well, they get banana fever. It's a terrible disease."
"Here comes a wave," Sybil said nervously.
"We'll ignore it. We'll snub it," said the young man. "Two snobs." He took Sybil's ankles in his hands and pressed down and forward. The float nosed over the top of the wave. The water soaked Sybil's blond hair, but her scream was full of pleasure.
With her hand, when the float was level again, she wiped away a flat, wet band of hair from her eyes, and reported, "I just saw one."
"Saw what, my love?"
"A bananafish."
"My God, no!" said the young man. "Did he have any bananas in his mouth?"
"Yes," said Sybil. "Six."
The young man suddenly picked up one of Sybil's wet feet, which were drooping over the end of the float, and kissed the arch.
"Hey!" said the owner of the foot, turning around.
"Hey, yourself We're going in now. You had enough?"
"No!"
"Sorry," he said, and pushed the float toward shore until Sybil got off it. He carried it the rest of the way.
"Goodbye," said Sybil, and ran without regret in the direction of the hotel.
The young man put on his robe, closed the lapels tight, and jammed his towel into his pocket. He picked up the slimy wet, cumbersome float and put it under his arm. He plodded alone through the soft, hot sand toward the hotel.
(...)
da "A Perfect Day for Bananafish", The New Yorker, 31 gennaio1948

Risorse: 
il sito del New Yorker, che rimette a disposizione online per i suoi abbonati i racconti comparsi nella rivista
- prezioso sito con molte opere di Salinger in originale online
- una "tentata" biografia di Salinger dello scrittore inglese Ian Hamilton
- la collegata battaglia giudiziaria contro il libro
- articolo di Repubblica sulla morte di JDS
- articolo del Corriere della Sera sulla morte di JDS
- uno dei vari blog che gli dedicano uno spazio


martedì 26 gennaio 2010

Buone notizie #1 - Spedire libri a poco prezzo


E' una piccola notizia, ma può rivelarsi utile per far circolare ancora meglio le idee. Gli "aNobianii" e i bookcrosser o bookcorsari, che lasciano in giro e scambiano anche libri in quantità, lo sanno già da tempo. Ma forse non tutti gli altri sono al corrente del fatto che possono spedire un libro in giro per l'Italia, ad esempio sotto i 2 Kg di peso, con la modica spesa di 1,28 euro. Io ne ho spedito uno appunto lunedì scorso.
La tariffa postale si chiama "pieghi di libri", ed è la versione un po' più costosa di una tariffa ancora più conveniente riservata agli editori. Ma la tariffa, pur se accuratamente "nascosta" su Internet sul sito delle Poste, e nonostante molti impiegati degli uffici postali non lo sappiano (!) è disponibile anche per i privati...
Se volete scambiare libri, regalarne uno inviandolo direttamente alla persona amata con tanto di dedica autografa (da www.ibs.it sarebbe impossibile farlo;-), barattare sui social network alla ricerca di chicche difficili da trovare (prima di tutto su aNobii), questa è la soluzione che fa per voi.
Potete trovare approfondimenti in questa utile guida, oppure qui.
Buone spedizioni.

mercoledì 20 gennaio 2010

Bufale nucleari ieri a Roma...



Ieri "passeggiavo" proprio nei pressi di quello che a Roma viene chiamato rapidamente il "Colosseo quadrato", quartiere Eur. E' in realtà il Palazzo della Civiltà del Lavoro, e avevo un appuntamento di lavoro proprio lì vicino. Nonostante la rigorosa simmetria del gigantesco edificio, qualcosa non quadrava.
Al centro della facciata esposta al sole, in una giornata fredda ma dall'aria cristallina, spiccava il gigantesco striscione che vedete in foto. Appesi sotto, dei puntini rossi, Avvicinandosi, i puntini si sono trasformati in persone in tenuta da parete alpina, appese appunto sotto lo striscione. Sotto, Vigili del Fuoco (rilassati), Polizia e passanti più o meno incuriositi.

L'azione blitz di Greenpeace ieri a Roma era volta a protestare e insieme incidere sul dibattito relativo alle scelte nucleari del nostro paese. Il gigantesco striscione è stato srotolato tra l'altro proprio di fronte alla sede della Confindustria, dove ieri mattina L'ENEL incontrava e cercava di convincere le imprese italiane della bontà degli investimenti nel settore.

Secondo quanto documentato da Greenpeace, invece, si tratta - oltre che di una scelta obsoleta e pericolosissima, specie in un paese come l'Italia - anche di un pessimo affare, che andrà a vantaggio soprattutto di imprese francesi in crisi di commesse. Sul sito di Greenpeace molto materiale, tra cui un interessante e breve rapporto che documenta appunto questa situazione.

A quasi un quarto di secolo dal referendum che eliminò il nucleare dalle scelte energetiche italiane, qualcuno vuole di nuovo ritornare ad una tecnologia costosa, pericolosa e che garantisce un'eredità in termini di rifiuti tossici alle future generazioni davvero difficile da gestire.
Quello che possiamo fare, in questa fase, credo sia informarci

Buoni approfondimenti.


domenica 17 gennaio 2010

Benvenuti alla TeleRadio....

(con riferimento al precedente post su Radio2...)


Mi sono detto: devo essere aperto e ascoltare anche quello che credo non mi piaccia, magari mi sbaglio, o posso apprezzare qualcosa di nuovo e inaspettato.
Dopodiché oggi ho ascoltato - come faccio da anni in particolare il sabato e la domenica - Radio 2.

Black Out anticipato e stravolto.
Al posto de L'altro Lato i (soliti) comici di Ottovolante.
La nuova trasmissione Radio2 Social Club...

In quest'ultima la co-conduttrice, credo Virginia Raffaele, apre complimentandosi per il "look" (non meglio specificato, e siamo in Radio, badate bene) di Luca Barbarossa, e tutto via così... Sembra di ascoltare l'audio di un salotto televisivo dei più scontati.

Mentre scrivo, di sera, sta andando in onda la nuova trasmissione "Glam", che parla di moda, glamour e tendenza, e stiamo tutti analizzando il look di Luca Barbareschi, le sue preferenze e i suoi gusti in termini di pantaloni e giacche...

La rete si sta riempiendo di commenti e soprattutto critiche per il nuovo corso di Radio 2, il cui scopo editoriale, in barba ai tanti ascoltatori contenti del vecchio corso (e paganti canone in molti casi) sembra essere quello di essere sempre più una televisione senza video, volgare, scontata, banale, lecchina, idiota, specchio della parte secondo me peggiore di questo paese.
Il tutto (verificate il palinsensto della mattina del fine settimana) all'insegna del "ridete, divertitevi e non ci pensate".

Segnalo i commenti su un post su questo blog, quest'altro blog di ascoltatori, e un'altra petizione da firmare qui (serve a poco, ma se condividete firmatela).

E ascoltate per credere....
....

giovedì 14 gennaio 2010

su Avatar...

Ho visto in Irlanda, in 3D, Avatar, film in uscita domani in Italia.
Se ne parla ormai da un anno, è annunciato come una rivoluzione nel mondo del cinema e in particolare del 3D. E' costato di base 200 milioni di dollari, più gli alti costi della pesantissima promozione. La sua campagna promozionale - tra l'altro - è sponsorizzata da Coca Cola per promuovere la Coca Cola Zero (qui un articolo - in inglese).




Nonostante tutto questo, io vi invito ad andarlo a vedere (rigorosamente in una sala 3D se potete), perché si tratta di un film secondo me importante. Sotto una struttura action/war/fantasy, che serve ad attirare milioni di persone (il film sta già sbancando in mezzo mondo), per alcuni versi tradizionale e addirittura un po' scontata, c'è un film con un messaggio molto molto forte sul rapporto con il nostro pianeta, sull'importanza della rete (intesa come rete della vita, rete sociale, rete di comunicazione).  Gli echi storici, fortissimi, sono quelli della guerra del Vietnam, ferita mai rimarginata dell'immaginario non solo americano ma forse occidentale. E il protagonista, nella vicenda reale del film,  sta su una sedia a rotelle... Già questo da solo basterebbe. Aggiungete un'esperienza 3D visualmente potente, con alcune immagini che probabilmente vi resteranno dentro per giorni, una regia sapiente e alcuni attori (forse non proprio tutti) molto bravi, e forse non rimpiangerete il costo del biglietto.

Per chi è a Roma consiglio di vederlo al Cinema Aquila (supportato dal Comune di Roma e strappato alla malavita organizzata), ovviamente in 3D. E spero lascerete poi eventualmente qui i vostri commenti, sono curioso...

Qui qualche trailer per chi non li avesse ancora visti...

lunedì 11 gennaio 2010

Mangiando vegetariano a Dublino...

Sono arrivato oggi a Dublino da Cork, prima volta per me...
Una citta' apparentemente ricca e godereccia, ma ho una visione assolutamente superficiale e parziale, sono in centro, in pieno tempio del consumo... Ma l'atmosfera anche qui, devo dire, e' rilassata e comunque varia, dalla libreria "impegnata" alle boutiques globalizzate, passando per locali di tutte le sfumature, negozi di musica, shops gestiti da immigrati di varie generazioni, l'Irish Film Institute con le sue iniziative e le sue sale cinematografiche...


E poi quello che in Irlanda per me e' stata la "mecca": i tanti locali/ristorantini vegetariani, bio, attentissimi a chi ha intolleranze, ad esempio al frumento (wheat) tanto per dirne una che mi sta a cuore, e dove si puo' scegliere un piatto leggero, gustosissimo, possibilmente vegetariano, guardando una grande lavagna dove oltre ai piatti sono indicate le tipologie di "problema" per cui sono indicate. Ad esempio (v) vegetarian, (vg) vegan, (gf) gluten free, (wf) wheat free.
Insomma, civilta' allo stato puro. Mi dispiace dirlo, ma da noi, anche su questo, siamo a carissimo amico...

Sono appena uscito dal Cornucopia, in Wicklow Street, e ho mangiato una zuppa split pea and cumin, e del riso con melanzane, carote, spezie varie, tutto (v) (gf) e (wf). Per chi ha problemi di salute, o semplicemente vuole continuare anche fuori casa una dieta di un certo tipo, qui e' possibile, e soprattutto, semplice. All'uscita la proprietaria (credo la Deirdre indicata nel sito), mi ha chiesto come era andata e cosa potevano migliorare...

Per il resto, la neve si sta sciogliendo, la temperatura si e' alzata, e domani pomeriggio mi aspetta l'aereo per Roma. Ma tornero'. Bye.

domenica 10 gennaio 2010

News dalla neve irlandese


Buondi', in Irlanda in questo momento nevica che e' un piacere.
Mentre fino a ieri era il ghiaccio a farla da padrone e a mettere in difficolta' l'intera isola, con temperature polari e disagi assortiti (scuole chiuse fino a giovedi' prossimo).
La neve e' arrivata da questa mattina anche a Cork, citta' del sud, vicina al mare, e perfino sulle ultime propaggini della costa meridionale sta nevicando intensamente.
E' la mia prima volta in Irlanda, e a parte le condizioni climatiche un po' particolari devo dire che l'atmosfera mi sta piacendo parecchio.
Ma piu' che un noioso saggetto sulle virtu' apparse agli occhi di questo strano turista, preferisco lasciare qui qualche immagine (pur se scritta), delle cose che piu' mi stanno colpendo in queste ore. Per il resto, vi prego solo di concentrarvi perche' la snow storm cominci a calare e soprattutto io riesca a ritornare martedi' sul suolo patrio, con la speranza che l'aeroporto di Dublino funzioni normalmente, cosa non scontata.
See you soon..

Cose irlandesi interessanti:
- le case riverniciate spesso di fresco e con colori improbabili ma interessanti e mai ripetitivi
- l'English Market di Cork e i suoi ricchi banchi pieni di delizie, in primo luogo quelli del pesce affumicato
- i vari locali che servono cibo bio (organic) e vegetarian, insieme ad una ricca scelta di zuppe
- nel dettaglio, la Chowder soup servita al Farmgate Cafe' di Cork, una zuppa davvero strepitosa (ricetta qui)
- gli occhi di molte ragazze di Cork
- le minacce sui cartelli stradali per chi non raccoglie la cacca del proprio cane
- la UCC di Cork, ovvero lo University College Cork, bellissimo campus universitario, tradizionale e moderno, pieno di studenti e di ottime facilities (sito: qui)
- la musica tradizionale fatta informalmente al tavolo di un pub il sabato sera, da un gruppo di amici musicisti che si esibiscono per un piccolo pubblico che applaude ogni pezzo...
- l'odore dell'oceano Atlantico a Kinsale, 25Km a sud di Cork
- le pecore dalla testa nera
- la gentilezza e la giovialita' di molte persone