giovedì 23 dicembre 2010

Radio in carcere: io Chiara e l'oscuro a Rebibbia

Stamattina ho ascoltato la seconda puntata del programma radiofonico "Io Chiara e l'oscuro" (RadioDue Rai), edizione speciale in diretta dal carcere di Rebibbia, a Roma. La prima era andata in onda ieri.
I cosiddetti "psicoascoltatori" del programma condotto dalla scrittrice Chiara Gamberale oggi si sono trovati in una discussione sul tempo, sull'attività e sull'inattività, sui rimpianti e sui desideri, a confronto con le voci vere di chi si trova in carcere. Uno degli intervenuti è lì da 26 anni. Altri da 4 o 8 anni, altri stanno per iniziare la semilibertà, altri usciranno nel 2011. Tutti fanno nel carcere varie attività, lavorative e non, e si confrontano con se stessi e con la propria crescita. Hanno anche paura, spesso.
La trasmissione è stata una delle cose più belle ascoltate in radio quest'anno, e per quanto mi riguarda una delle più interessanti trasmissioni che ricordi.
Non mi va di raccontarla oltre, mi piacerebbe che chi non l'ha fatto la ascoltasse. Le due puntate in podcast da scaricare sono disponibili qui per 5 giorni solamente, però. Se vi capita di farlo, poi postate pure le vostre impressioni, sarò felice di condividerle.
PS: per chi non dovesse fare in tempo, vi passo io i podcast, basta scrivermi...
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venerdì 17 dicembre 2010

venerdì 17

Allora, premesso che in generale non sono superstizioso e che di solito il 17 mi porta fortuna, il venerdì 17 odierno parte così:

- dopo colazione mi metto al lavoro al PC, apro GMail, scorro la posta e la connessione si pianta
- mi rendo conto che per un certo lavoro la connessione mi serve assolutamente
- chiamo il provider (sono in WiFi Hyperlan) che in genere risponde al primo colpo, ma nemmeno squilla
- chiamo il responsabile al cellulare, sempre occupato
- chiamo altri numeri provider, morti
- inizia a nevicare
- la vicina mi chiama che non ha l'acqua. Io ce l'ho
- chiamo un amico che fa da POP con lo stesso provider, mi spiega che ha saputo che l'ENEL ha staccato senza preavviso per installare dei pannelli solari (!) e che il gruppo elettrogeno di backup (uno solo???) non è partito e che lo stanno riparando
- nevica più forte
- passano 3 ore
- mi chiama mia moglie che da Roma non riesce a tornare, praticamente non ci sono treni (siamo a 50 Km)
- dopo 5 ore complessive, la connessione torna
- mia moglie ancora no

Per pochi euri vi dico il nome del provider e vi passo il numero della maga, molto brava, che sto sentendo...
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giovedì 16 dicembre 2010

Auguri a qualcuno in carcere in Virginia

Sto andando a spedire alcune cartoline per Bradley Manning, rinchiuso in carcere militare in Virginia per aver passato a Wikileaks informazioni riservate relative ad azioni americane in Iraq, e prima di tutto il video "Collateral Murder" (vedi post qui sotto).
In questo momento di grande confusione in Italia, dopo alcune giornate storicamente memorabili (anche se in negativo) e nell'incertezza del futuro politico di questa repubblica, potrebbe sembrare poco attinente.
Invece io credo che un rapporto ci sia, perché una persona che rischia (sapendolo) 50 anni di carcere perché non può più rispondere alla propria coscienza se non lo fa, si situa alla polarità opposta rispetto alla mentalità cialtrona, individualista, opportunista e senza senso collettivo che è alla base della nostra crisi odierna. Quello che in altri esempi si sarebbe chiamato un esempio.


Io non credo che ce l'avrei fatta a fare quello che ha fatto lui. Non sono così forte e lo so. Ho detto la mia e pagato le conseguenze ai tempi dell'obiezione di coscienza al servizio militare, ma ero comunque in un ambiente relativamente protetto.
Ma credo dobbiamo ripartire da qui, supportando e promuovendo gente che fa (oltre a fare noi stessi, nelle nostre possibilità). Fa cose anche scomode, ma per tutti. Tralasciando in tutto o in parte il proprio immediato tornaconto personale.
E' uno dei modi per riunire le persone di buona volontà e anche dare un segnale ad un paese strutturalmente corrotto ma anche pieno di persone che sono oneste.
Intanto buon anno Bradley.
Se volete sostenerlo anche voi e inviare qualcosa, qui sotto i links.

su Twitter: #savebradley
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venerdì 10 dicembre 2010

DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI WIKILEAKS

Wikileaks è diventata in questo ultimo mese quasi una parola di uso quotidiano. Dopo l'attacco frontale al sistema diplomatico mondiale, attraverso la pubblicazione progressiva di cablogrammi  provenienti prevalentemente da ambasciate americane, e le successive rivelazioni legate a vari paesi e alle loro politiche "reali", al di là delle informazioni diffuse attraverso la stampa ufficiale.
Per molti non sono novità. Per altri, costituiscono un alto tradimento e un possibile sovvertimento dell'ordine mondiale. Seguono prese di posizione infuocate da parte di difensori e accusatori, e il terremoto mediatico con annesse battaglie informatiche in corso in queste ore con attacchi ai siti Wikileaks (ormai frammentati in migliaia di siti in tutto il mondo - i cosiddetti "mirrors" - e quindi di fatto non più bloccabili, per fortuna), ma anche a siti come quelli di  Interpol o Visa Mastercard. E poi la "personalizzazione della battaglia", ovvero la caccia ad Assange, il suo arresto pretestuoso e quello che seguirà.




Ma Wikileaks funzionava da tempo, e una delle cose su cui più ha lavorato è raccogliere materiale e gettare luce sulle aree apparentemente sotto i riflettori ma in realtà più buie (dal punto di vista informativo) del pianeta: prima di tutto Iraq e Afghanistan.
Qui sopra il video (versione breve) chiamato "Collateral Murder", online da aprile anche su YouTube, e per la fornitura del quale a Wikileaks (per altro non confermata dall'organizzazione) da 198 giorni, cioè dal mese di maggio scorso, il soldato americano Bradley Manning, intelligence analyst di stanza a Baghdad,  è in carcere militare in attesa di processo, e rischia 52 (cinquantadue) anni di carcere. Fa 23 anni tra una settimana. E' accusato di aver rivelato...la verità.

Molti di voi avranno visto questo video: vi chiedo di riguardarlo, anche se è durissimo farlo, per riflettere ancora sul significato della guerra e della guerra in Iraq in particolare.
Altri ne avranno solo sentito parlare: a queste persone chiedo di guardarlo, è importante, molto importante, per dare un vero volto alle cose.
Altri non vorranno vederlo: anche a loro domando umilmente di dedicare almeno 17 minuti del proprio tempo a questa visione, qualunque sia la loro idea politica o posizione ideologica rispetto alla guerra.
Dopo questa visione, potremo riparlarne. E comunque quando parleremo o leggeremo di Wikileaks avremo forse più chiaro perché è importante, in questo momento, difendere questa organizzazione e permettere che continui a farci vedere il vero volto delle cose.

LINKS:

lunedì 6 dicembre 2010

Parole utili: una nuova pagina del blog

Molti di noi, specialmente razzolando in rete, hanno l'abitudine di copiare e appuntare frasi che ci colpiscono. Citazioni, quotes.
Ce ne sono interi siti, in tutte le lingue, ma il bello sta nello scovarle quando non ci si pensa, e si sta leggendo qualcosa che improvvisamente ci illumina.
L'ho fatto anch'io, e ho deciso di dedicare una pagina di questo blog a raccoglierne alcune. Anche per me stesso, per ridargli un'occhiatina generale di tanto in tanto. Ci sono cose che fanno parte di me e cose che mi hanno piacevolmente stupito, costringendomi a riflettere...
Enjoy.
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venerdì 3 dicembre 2010

Aggiornamento: un appello a Vendola per il software libero

Solo un aggiornamento sulla vicenda protocollo d'intesa regione Puglia-Microsoft.
E' in rete un appello nato dalla Associazione Software Libero e altri vari soggetti, diretto a Nichi Vendola, e che spiega troppo bene non solo la filosofia del software libero, ma la sua applicazione, e analizza e smaschera anche una serie di luoghi comuni sull'argomento, di cui è sembrato rimanere vittima lo stesso Vendola.
Sperando che serva a far sì che l'accordo venga prontamente rivisto, e sostituito con un percorso che l'appello stesso suggerisce al governatore della Puglia.
Anche se non ve la sentite di sottoscriverlo, comunque leggetelo...

Anche sull'ottimo blog di Guiodic
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